La storia e la costituzione del gruppo sono
descritte da Edvige Ripa nella prefazione al volume di racconti
pubblicato dall’Associazione nel 2016, “L’Acciuffasogni”:
“…sono
[…] amici di vecchia conoscenza che, quasi tutti in pensione,
continuano ad impegnarsi con trasporto in attività
socio-culturali.
[…] sono quasi tutti in là con gli anni, nell’età in cui i sensi
dell’anima si affinano, i sentimenti si rafforzano, l’età in cui
affiorano i ricordi, la nostalgia si fa forte, qualche rimpianto
emerge. Hanno la sensazione che il tempo stia volando via
velocemente e vorrebbero fermarlo in qualche modo”.
Emerge, quindi, in loro il desiderio di
mettersi in gioco, di realizzare piccoli sogni tenuti in sospeso
negli anni giovanili, di avventurarsi in campi del sapere e del
saper fare a cui hanno potuto dedicare poco spazio nei tempi
dedicati alla cura dei figli e della famiglia e alla
professione.
Si leva immediato il desiderio di
“riacciuffare” i propri sogni, lasciando libera l’immaginazione
e la capacità di stupirsi.
Nascono così i corsi per apprendere le
lingue straniere, i corsi di scrittura creativa o di fotografia
o di film-maker. Nasce, fortemente desiderato, il Coro e, con
esso, la voglia di mettersi in gioco e calcare le scene per la
gioia dei propri nipoti.
Riaffiora spontaneo nei soci – ad esempio –
“il desiderio di
scrivere, di liberare la fantasia, di fissare ricordi e
sensazioni che sono rimasti inespressi in un angolo della
mente”.
L’Associazione diventa pertanto, in poco
tempo dalla sua costituzione, luogo di incontri e di rinascita.
Diviene un modo nuovo per affrontare l’incedere degli anni con
spirito giovane e allegro, mettendo al bando noia e tristezza,
riscoprendo la bellezza delle cose semplici e quotidiane.
Marisa Cusumano, in una sua riflessione a
proposito di un evento curato dall’Associazione, così scrive:
"Guardare… Sognare...
Tornare giovani, con sogni da accarezzare, con mete da
raggiungere, con desideri da esaudire.
Guardare... ascoltare in sé la voce della
vita, vederla proiettata in quegli occhi luccicanti di
entusiasmo, […] nella determinazione e nell'impegno […].
Guardare... sentirsi parte di un tutto
coeso, unito dalla stessa voglia di non arrendersi al tempo
crudele, di usarlo al meglio, di dare agli altri una parte di
sé, di prendere dagli altri positività ed energia…
Tornare... pensare…
Portare con sé ottimismo ed allegria,
sentire nascere il
sogno di una fiaba personale da scrivere, da inventare, da
vivere, facendo cose non mirabolanti, ma quelle di una
quotidianità vissuta con maggiore voglia, senza rimpianti per
ciò che è passato, senza l'illusione che intervengano maghe a
facilitare il cammino, gustando la meraviglia di ogni singolo
giorno da accogliere come un dono.
Pensare... sentire che in fondo la magia
delle fiabe si può attuare dentro di noi, se sappiamo vedere un
principe in ogni ranocchio che incontriamo, se crediamo che in
ciascuna di noi vive una principessa addormentata che si può
destare ogni giorno al bacio della vita".
Franz Kafka sosteneva che “la giovinezza è
felice perché ha la capacità di vedere la bellezza. Chiunque sia
in grado di mantenere la capacità di vedere la bellezza non
diventerà mai vecchio”.
Questo è lo spirito con cui i Soci vivono
la realtà dell’Associazione.
|