#PLASTIC FREE CHALLENGE
Dallo Statuto dell'Associazione Alchimie:
Contribuire alla realizzazione di una società eco-compatibile che
faccia della difesa e della
salvaguardia dell'ambiente (omissis) un principio fondamentale
del proprio modello di sviluppo attraverso attività ed eventi
culturali di sensibilizzazione e partecipazione.
Oggigiorno siamo bombardati da informazioni
riguardanti la tutela dell’ambiente e il grave problema della
plastica (i social, la TV ci inondano di informazioni sul problema
dell’inquinamento dei mari e degli oceani, del danno causato alla
nostra salute dalle microplastiche che sapete creano delle
interferenze ormonali con gravi rischi per la nostra salute…)
L’eccesso di informazioni (information overload)
genera POVERTA’ di ATTENZIONE, una sorta di APATIA, di assuefazione
al problema.
Uno per tutti questo esempio sconvolgente, come
i tanti che ormai vediamo quotidianamente sui media.
Video OHGA (Origine del
nome.
Come viene spiegato sul sito www.ohga.it , nel 1951 un botanico
giapponese trovò alcuni semi sotto
uno spesso
strato di torba formatosi in oltre 2000 anni. Da uno di questi
nacque quello che è stato definito
il “fiore
più antico del mondo”, un
loto che
ha preso il nome del suo scopritore: Ichiro
Ohga)
https://youtu.be/-cunNAIl3Zk
Ma noi dobbiamo vigilare, non farci sopraffare
e usare il nostro senso critico e la ragione.
L’INFORMAZIONE rielaborata dal nostro senso
critico diventa CONOSCENZA.
LA CONOSCENZA CREA LA COSCIENZA.
Anche l’arte si schiera contro i problemi
legati all’eccessiva presenza della plastica nell’ambiente.
Ecco tre esempi, giusto per riflettere insieme:
1. Clicca per guardare questa
immagine: "Non mi abbandonare"
2. Clicca per guardare questa seconda immagine:
l'uomo pesce che mangia la plastica. Una struttura per le spiagge.
3. IL TERZO PARADISO di Michelangelo
Pistoletto, opera partecipata con 900 realizzazioni in tutto il
mondo, che è stata realizzata anche a Catania.
http://www.nationalgeographic.it/wallpaper/2019/06/10/foto/michelangelo_pistoletto_il_terzo_paradiso_arte_catania-4441081/1/?refresh_ce
Per la prima volta è stata interamente
realizzata con plastiche recuperate in mare dagli stessi cittadini
del catanese ed è rimasta in esposizione fino al 15 luglio 2019, a
testimoniare con la sua presenza l’impegno che deve assumersi l’uomo
per combattere l’inquinamento e vivere in maniera armoniosa col
pianeta.
La sostenibilità ambientale si attua con il
simbolo del Terzo Paradiso che descriviamo con le parole
dell’artista Michelangelo Pistoletto:
“Il
Primo Paradiso è quello naturale, mentre il Secondo Paradiso, quello
artificiale, è opera dell’uomo. Questo artificio, attraverso la
prospettiva rinascimentale fino a oggi, ha portato allo sviluppo
scientifico, ma anche allo sfruttamento della natura e al consumismo
che ne è derivato, degradando e distruggendo questa natura. Adesso è
arrivato il momento che la scienza si assuma la responsabilità di un
progresso che ci riporti alla natura, in un nuovo equilibrio che
possa determinare il terzo stadio necessario dell’umanità, cioè il
Terzo Paradiso”.
Proprio per raggiungere questo equilibrio che
ci riporti alla natura e possa determinare il Terzo Paradiso,
vogliamo invitarvi a sposare con noi la campagna Plastic Free
Challenge -#PFC
MESSAGGIO: evitare l’uso delle plastiche monouso.
Vogliamo coinvolgervi attivamente in questo
obiettivo
Convincervi della bontà della campagna
e
Invitarvi ad abbracciare la causa e a fare da portavoce
Invitarvi soprattutto ad un
consumo critico.
Per
consumo critico, o consapevole (in opposizione ideale al consumo
compulsivo), si intende la pratica di organizzare le
proprie abitudini di
acquisto e di consumo in modo da accordare la propria preferenza ai
prodotti che posseggono determinati requisiti di qualità differenti
da quelli comunemente riconosciuti dal consumatore medio. (https://it.wikipedia.org/wiki/Consumo_critico
)
In particolare il consumatore critico
riconoscerà come componenti essenziali della qualità di un prodotto
alcune caratteristiche delle sue modalità di produzione, ad esempio
la sostenibilità ambientale
del processo produttivo, l'eticità del
trattamento accordato ai lavoratori…
La nostra posizione di consumatori presuppone
il diritto di poter scegliere tra diversi prodotti nonché la
conoscenza di tutte le informazioni necessarie a compiere una scelta
consapevole.
___________________________________
Non
possiamo cambiare il mondo, ma possiamo cambiare noi stessi
E poichè
l’informazione crea la coscienza
informiamoci, prendiamo consapevolezza,
promuoviamo soluzioni e invitiamo gli altri a prendere
consapevolezza.
Diventiamo
testimoni
attivi della campagna
#PFC
per porre fine almeno ad una
dipendenza: quella da plastiche monouso.
Dipendenza creata dal consumismo e che non ha
ragione di esistere.
Pensiamo, un esempio per tutti,
alla inutile cannuccia,
peggio se di plastica.
DOBBIAMO AUMENTARE LA CONSAPEVOLEZZA dei
disastri che abbiamo creato e delle possibilità che abbiamo per
correre ai ripari, se non è troppo tardi.
E quindi correre ai ripari promuovendo
soluzioni
Essere esempio noi stessi, esempio di corretti
comportamenti.
Non è difficile.
Anzi, è più semplice di quanto non si pensi e
dai suggerimenti che vi diamo vedrete che è davvero molto semplice.
Conoscete la regola delle 4R, vero?
RIDURRE – RIUTILIZZARE – RICICLARE – RECUPERARE
MA IO NE AGGIUNGEREI TANTE ALTRE R:
RIFIUTARE IL MONOUSO,
RESPINGERE I COMPORTAMENTI ERRATI,
RINUNCIARE AD ABITUDINI SBAGLIATE,
RIFIUTARSI DI ESSERE PARTE DEL PROBLEMA, quindi
assumere consapevolezza, assumere comportamenti corretti.
E POI
TANTE ALTRE ANCORA:
RIAPPROPRIARSI DELLA CAPACITA’ DI DISCERNERE
CIO’ CHE È CORRETTO DA CIO’ CHE È SBAGLIATO
RAFFORZARE in noi l’idea che possiamo farcela,
RAGIONARE – quindi essere critici sui problemi
ambientali
RACCOGLIERE l’invito ad usare soluzioni
alternative alla plastica monouso
RAVVIVARE – RISVEGLIARE il nostro amore per la
natura e per l’ambiente (abbiamo scordato le belle spiagge pulite
dei nostri genitori e stiamo consegnando alle nuove generazioni
spiagge piene di rifiuti)
(Sir Baden Powell raccomandava ai suoi scout:
Cercate di lasciare questo
mondo un po' migliore di come l'avete trovato).
Quindi
RIACCENDERE L’ENTUSIASMO
degli anni giovanili e prendersi di nuovo cura dell’ambiente.
Non attendere che lo
facciano gli altri. Facciamolo. E basta.
NON
POSSIAMO CAMBIARE IL MONDO. MA POSSIAMO CAMBIARE NOI STESSI.
Abbandonare comportamenti errati e assumere comportamenti corretti.
REAGIRE e RECUPERARE
il nostro senso critico, e
guardandoci attorno cerchiamo di correre ai ripari
MA
SOPRATTUTTO:
RINSANIRE (ritornare sano di mente)
RINSAVIRE (riacquistare la ragione)
RESETTARE – come un computer, uno smartphone.
Resettiamo il nostro cervello e cancelliamo
tutti i comportamenti sbagliati e
RIPRISTINIAMO solo quelli corretti e cerchiamo
di essere pronti ad
ACCOGLIERE ALTERNATIVE ECO-FRIENDLY (sacca del
vino, vetro, clip per calice, bicchiere richiudibile, no cannucce
ecc.).
Per fortuna in nostro aiuto sono arrivate le
BIO-PLASTICHE
Ecco due video che vi mostrano come è facile
produrre bioplastiche.
I video sono stati realizzati presso l’Istituto
di Istruzione Superiore “R. D’Altavilla” grazie alla collaborazione
del prof. Maurizio Sferlazzo.
Qui il link al video sulla bioplastica prodotta
utilizzando farina di mais e glicerina:
https://youtu.be/mX7anNSy7pY
Qui il video sulla bioplastica prodotta
utilizzando finocchio e siero del latte:
https://youtu.be/M_lx4KLcyYY
Con la collaborazione del prof. M. Sferlazzo,
abbiamo realizzato anche un video sulla produzione di plastica,
partendo da prodotti facilmente reperibili.
LE PLASTICHE
https://youtu.be/qpKdV75XKy4
Concludiamo con un video
che ha lo scopo di sensibilizzare verso la protezione dell’ambiente,
voltando le spalle alla plastica monouso e cercando di assumere
comportamenti corretti per proteggere l’ambiente. Vengono forniti
esempi e viene indicata la strada perchè con piccoli gesti
quotidiani si possa dare una mano di aiuto alla Terra.
Spot 3 - Fine di
una dipendenza:
https://youtu.be/WUzhfE8lPO4
|