ARCHIVIO 2016 - ALCUNE DELLE ATTIVITA'
L’ineliminabile influenza della cultura scientifica e tecnologica, e l’altrettanto ineliminabile tensione prodotta nell’uomo dalla sua intrinseca dualità, possono condurre, nel migliore dei casi, ad un fecondo dialogo fra credenti e non credenti e a una più profonda comprensione della realtà – com’è accaduto per tante grandi personalità della storia –, ma anche, nel peggiore dei casi, ad un pernicioso sviluppo unilaterale della coscienza, dove è inibito il dialogo e annebbiata la vista – come ci racconta, in particolare, la cronaca di oggi. (Per saperne di più...)
Vittorio e Silvano si erano meritati una vacanza-premio a Riga come riconoscimento della loro produttività da parte dell’azienda presso la quale lavoravano da quasi dodici anni.
— Tutto pronto per domani? — chiese Silvano, sempre molto apprensivo nei riguardi di Vittorio che sapeva un po’ svanito e giocherellone quando era lontano dal lavoro.
— Sì, sì, certo. Non vedo l’ora! Dobbiamo divertirci a Riga!
La spensieratezza con cui Vittorio affrontava il viaggio faceva quasi invidia a Silvano, sempre così attento e misurato. Avrebbe voluto, anche lui, essere entusiasta come l’amico, ma non riusciva a rilassarsi a tal punto. Egli era sempre pronto a frenare gli entusiasmi di Vittorio, tanto quanto erano i tentativi di Vittorio di svegliare l’amico dal suo torpore e dalla sua flemma.
In aereo Silvano prese posto nelle prime file, quasi dispiaciuto che a Vittorio fosse toccato il 22C. Dopo qualche minuto, però, l’hostess pregò Vittorio di cedere il posto al figlio del signore accanto e così Vittorio si ritrovò, giusto caso, accanto a Silvano. La conversazione fu piacevole e il viaggio sembrò brevissimo.
L’albergo a Riga era un po’ decentrato, tuttavia di ottimo livello e subito Vittorio e Silvano si stabilirono nelle loro camere al 119 e 120. Due suite attigue, con una porta comunicante. L’azienda non si era risparmiata nel rendere il loro soggiorno quanto più confortevole possibile... (Continua)